Le Gattoparde

L'ultima festa prima della fine del mondo

Le Gattoparde

Il Gattopardo è un monumento italiano.
Il romanzo di Tomasi di Lampedusa e il film di Luchino Visconti sono parte del nostro immaginario, una grande icona nazional-popolare. È il racconto grandioso e decadente di un paese che non cambia, che non si solleva dal pantano della corruzione; ma che continua ad andare avanti. E, al tempo stesso, è anche un viaggio personale, il tentativo di cristallizzare memorie altrimenti perdute e dare voce alle ragioni dei vinti.
Nella nostra ricerca di compagnia è centrale il dialogo con un “oggetto” preesistente (ad esempio un grande classico del teatro come è stato per Il Giardino delle Ciliegie o Queen LeaR) da usare come lente per osservare la realtà; un oggetto da reinventare, attraverso un gioco scenico che crea accostamenti musicali e testuali inaspettati. In questo caso abbiamo scelto la via del tradimento e siamo approdati a una scrittura originale, costruita sui ragionamenti e sulle emozioni suscitati dal pensare all’Italia di oggi.

Il nostro spettacolo sarà una commedia, una grande festa cui è invitato tutto il paese, in un caleidoscopio di piccole e grandi mostruosità umane: un ballo lungo tutta una vita e tutta una Storia, un eterno e ciclico presente che non trova sbocchi, la trappola di una bellezza mortale che addormenta le coscienze, una continua rivoluzione mancata.
Chi sono le Gattoparde? Ultime esponenti di una classe nobile (leggi: intellettuale) in via di estinzione, oppure creature multiformi e spudorate, che attraversano i tempi cambiando pelle e pelliccia?
Rivoluzionarie o reazionarie? Vincitrici o vinte? O ancora, forse, figure nuove, alla vigilia di un cambiamento epocale, proiettate verso un futuro più tangibile e necessario delle stelle del Principe di Salina?
In uno spazio scenico essenziale, le drag queen si offriranno alla vista, smaccate ed eccessive, più che mai creature ibride, caratterizzate da una compresenza di segni maschili e femminili, avvolte da canzoni, danze, marcette, barocco siciliano e pop dal ritmo scatenato.

Questo non è un adattamento del Gattopardo, ma un’invenzione, un ragionamento scenico, una follia in forma di teatro. Guardando il nostro passato (nazionale, culturale e personale) e guardando il presente (continuamente risospinto nel passato) cerchiamo un altrove: se non il futuro, la possibilità di immaginarlo.
Mescolando come nostro costume sacro e profano, letteratura e canzonetta, vogliamo uno spettacolo che sia libero, proprio come la Carrà, che si liberò dal giogo della lacca con i suoi famosi colpi di testa.
Nina’s Drag Queens

uno spettacolo Nina’s Drag Queens
di e con Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Sax Nicosia, Lorenzo Piccolo, Ulisse Romanò
regia Ulisse Romanò
drammaturgia collettiva guidata da Lorenzo Piccolo
costumi Daniela Cernigliaro
scene Maria Spazzi
musiche e suono Gianluca Misiti
luci Luna Mariotti
assistente ai costumi Rosa Mariotti
assistente alle scene e realizzatrice Marina Conti
assistente alla regia Livia Bonetti
artwork Francesco Calcagnini

produzione Aparte Società Cooperativa, Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, Teatro Metastasio di Prato, Emilia Romagna Teatro Fondazione

Fabbricone

via Ferdinando Targetti, 10/12 59100 Prato (PO)
tel. 0574.690962