About Lolita
Spettacolo
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Lolita è troppe cose per sintetizzarla in una frase sola.
È l’annebbiamento della testa, il sogno di paradisi possibili e inferni prossimi, un inno alla straordinaria potenza del pensiero, il nascondiglio dell’anima dentro cui scomparire e sprofondare, un omaggio alla fantasia, il delirio estetico-erotico di una fragilità, un viaggio lungo i lastricati sentieri della pornografia in cui il viaggiatore non cessa mai di sollevare lo sguardo verso i luccicanti paesaggi che costeggiano il peccato.
Lolita è lo straordinario romanzo di Nabokov, è l’immagine della ragazzina in costume da bagno che guarda senza pudore la macchina da presa e lo spettatore dell’ancora più noto, forse, film di Kubrick. Lolita è una parola sul vocabolario, è una ragazzina che ciascuno di noi ha conosciuto, almeno una volta, nella vita, è un mito, un modo di dire, una proibizione, un implicito non esplicabile, un fatto scabroso, un trafiletto nella cronaca nera, un peccato, è il ricordo delle bambine che siamo state, è la violazione dell’infanzia e al contempo il disegno di un’infanzia e di una preadolescenza che ancora facciamo fatica ad accettare nella loro sconvolgente sessualità.
Lolita è un verbo: è giocare con il fuoco, è inciampare, fraintendere, desiderare fino a rimanere senza fiato.
Lolita è più di ogni cosa, nel quotidiano, un giudizio, ma per noi è innanzitutto un dialogo con l’arte che per sua natura, per essere tale, non può che accogliere in grembo, insieme, dolore e piacere, beatitudine e tortura.
Lolita è roba da censura.
Ma si può censurare il piacere? O il pensiero del piacere?
E che differenza esiste tra il piacere pensato e il piacere agito?
In tournée per la stagione 2022/2023 con disponibilità da concordare
Lolita è lo straordinario romanzo di Nabokov, è l’immagine della ragazzina in costume da bagno che guarda senza pudore la macchina da presa e lo spettatore dell’ancora più noto, forse, film di Kubrick. Lolita è una parola sul vocabolario, è una ragazzina che ciascuno di noi ha conosciuto, almeno una volta, nella vita, è un mito, un modo di dire, una proibizione, un implicito non esplicabile, un fatto scabroso, un trafiletto nella cronaca nera, un peccato, è il ricordo delle bambine che siamo state, è la violazione dell’infanzia e al contempo il disegno di un’infanzia e di una preadolescenza che ancora facciamo fatica ad accettare nella loro sconvolgente sessualità.
Lolita è un verbo: è giocare con il fuoco, è inciampare, fraintendere, desiderare fino a rimanere senza fiato.
Lolita è più di ogni cosa, nel quotidiano, un giudizio, ma per noi è innanzitutto un dialogo con l’arte che per sua natura, per essere tale, non può che accogliere in grembo, insieme, dolore e piacere, beatitudine e tortura.
Lolita è roba da censura.
Ma si può censurare il piacere? O il pensiero del piacere?
E che differenza esiste tra il piacere pensato e il piacere agito?
In tournée per la stagione 2022/2023 con disponibilità da concordare
un progetto di Biancofango
drammaturgia Francesca Macrì, Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
con Gaja Masciale, Andrea Trapani, Francesco Villano
disegno luci Gianni Staropoli
assistente alla regia Andrea Milano
video Lorenzo Letizia
tecnico Massimiliano Chinelli
macchinista Loris Giancola
coordinamento tecnico dell’allestimento Marco Serafino Cecchi
assistente all’allestimento Giulia Giardi
cura della produzione Francesca Bettalli e Camilla Borraccino
ufficio stampa Cristina Roncucci
foto Piero Tauro
video documentazione Lorenzo Letizia
grafica ed editing Veronica Franchi
produzione Teatro Metastasio di Prato, Fattore K
in collaborazione con TWAIN Residenze di spettacolo dal vivo
Gallery
18.02 / 2022 | MONTEPULCIANO - Teatro Poliziano |
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26.04 / 2022 | ROMA, Teatro India |
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27.04 / 2022 | ROMA, Teatro India |
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28.04 / 2022 | ROMA, Teatro India |
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29.04 / 2022 | ROMA, Teatro India |
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30.04 / 2022 | ROMA, Teatro India |
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13.05 / 2022 | BITONTO - Teatro Traetta |
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20.07 / 2022 | CORTONA (AR), Teatro Signorelli |
Fabbricone
via Ferdinando Targetti, 10/12 59100 Prato (PO)
tel. 0574.690962