Ciao Arianna,
tu ed io ancora non ci conosciamo, ma probabilmente ci incontreremo nei prossimi giorni. Mi chiamo Irene, faccio parte del gruppo di ragazze e ragazzi che Chiara Callegari ha coinvolto nella realizzazione delle sue pillole video. Ti scrivo questa breve lettera per due semplici motivi.
Prima di tutto, vorrei ringraziarti per la tua disponibilità a parlare con noi: forse può sembrare una piccola cosa, ma per noi significa molto. In secondo luogo, io ed i miei colleghi della sceneggiatura vorremmo presentarci prima del nostro effettivo incontro, così che, se le domande che riceverete fossero fastidiose o inopportune, sapreste chi incolpare. Noi speriamo, comunque, che questo non accada; anzi, al contrario, vorremmo che queste pillole fossero un'occasione di incontro, di confronto e di scambio reciproco tra generazioni. Non vogliamo, però, organizzare un tribunale dell'inquisizione: vorremmo creare le condizioni per una conversazione tranquilla, rilassata, senza troppe pretese o formalità, come prendere un caffè al bar - solo che, in questo caso, i bar sono chiusi e non so se ci sarà il caffè. Ad ogni modo, a prescindere dal caffè, sono davvero emozionata all'idea di poter portare avanti questo piccolo progetto insieme a te. Personalmente, già da un po' di tempo sentivo il bisogno di un dialogo con il mondo degli "adulti". Spesso, infatti, ho l'impressione che il rapporto tra "giovani" e "adulti" sia contaminato da pregiudizi e preconcetti che creano ostilità e sfiducia, evidenziando solamente i punti di contrasto e impedendo di vedere i punti di contatto. Il risultato è una situazione dannosa per entrambe le parti, che non riescono a comunicare e collaborare. Noi non abbiamo certo la pretesa di abbattere i pregiudizi con una bacchetta magica, ma crediamo che queste pillole possano essere una bella occasione di confronto e di crescita personale: non cambieremo il mondo, ma forse potremmo iniziare a metterci in discussione e, chissà, scoprire qualcosa di nuovo riguardo l'altro e riguardo noi stessi.
In attesa di incontrarti dal vivo, ti auguro una buona giornata.
A presto,
Irene

(l'immagine è tratta dagli appunti di Lucia Aliani)