LA BALLATA DI PULCINELLA CAPITANO DEL POPOLO

Dimostrazione di fine corso

20 settembre 2013 ore 21.00

Teatro Metastasio

 

Gli allievi della scuola, sotto la guida di Marcello Bartoli, metteranno in scena - come saggio di fine corso - La ballata di Pulcinella, capitano del popolo di Luigi Compagnone, un testo che racconta la routine di un misero caseggiato di periferia della bella città di Napoli, magicamente abitato da tutti i personaggi delle fiabe condannati a vivere in eterno la loro 'ricorrente storiucola', che viene d’un tratto stravolta dall’arrivo della Storia, quella con la S maiuscola, rappresentata da tutti gli oppressori storici della città: i cosiddetti Reges (l’Aragonese, il Rumagnolo, Re Vittorio, il Germanese, il Mericano), che per assoggettare al loro volere la popolazione, tornano tutti in pompa magna in una sola volta.
Tra le proteste, nell’urlìo una voce si erge e si distingue tra le altre, quella di Pulcinella Cetrulo, anch’esso abitante del caseggiato e modesto ruffiano del quartiere che tra un 'serviziucolo' e l’altro, facendosi forza di un improvviso consenso popolare, si permette di intimidire i potenti minacciandoli di un’insurrezione da lui guidata.
I Reges, spaventati dal 'tremendo potere di questo buffone' oramai investito della carica di Capitano del Popolo, dopo un primo e inutile tentativo di corruzione con un 'sacchetto di auro fino', riusciranno a comprare Pulcinella con la promessa di promozione a Principe, unico status che gli permetterà di avere in sposa la Bella addormentata, della quale è follemente ma inutilmente innamorato...

"Il Pulcinella di questa ballata è forse un buffone che senza saperlo recita una tragedia infinita.
Questa ballata è forse anche una favola storica; favola, perché in essa cantano e danzano, recitano e mimano sogni e illusioni, orchi e fate, animali parlanti, cappuccetto rosso, la bella e la bestia, biancaneve e così via, storica, perchè in essa mimano prepotenze e inganni, i grandi bestioni che sgovernando la nostra esistenza, ne governano i miti e obbedienze, angosce, terrori, ideologie. Ne viene fuori che questa ballata è anche una satira perchè non esisterebbe senza l'ironia che la illumina. Sì, l'ironia che si veste da favola." (Luigi Compagnone)

 

INGRESSO GRATUITO

di Luigi Compagnone
adattamento teatrale Italo Dall'Orto
scene e regia Marcello Bartoli, docente del corso
musiche Nicola Piovani
luci Roberto Innocenti

con Francesco Argirò, Sara Bonci, Matteo Brini, Tommaso Carli, Laura Ceccherini, Valentina Cipriani, Alessandro Conti, Guendalina Degl’Innocenti, Francesco Dendi, Ciro Gallorano, Maria Elena Gattuso, Lorenza Guerrini, Antonella Miglioretto, Stefania Spinapolice e Matteo Cecchini (aiuto regia)

costumi realizzati dagli allievi del "Corso di alta formazione per costumista di scena" finanziato dalla Provincia di Prato e organizzato dal PIN - Polo Universitario Città di Prato e dall’Istituto d’Istruzione Superiore "Carlo Livi", in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana: Silvia Antichi, Valentina Calvani, Marta Coveri, Aurora Damanti, Martina La Monica, Elisa Magnolfi, Daria Pastina, Hui Wu

direttore dell’allestimento Roberto Innocenti

assistente all’allestimento Giulia Giardi

direttore di scena Marco Serafino Cecchi
capo macchinista Tobia Grassi
macchinista Marco Mencacci
capo elettricista Massimo Galardini
elettricista Gabriele Mazzara Bologna
fonico Daniele Santi
sarta Annamaria Clemente
organizzazione Mauro Morucci
foto di scena Egisto Nino Ceccatelli (C.S.F. Prato)

 

Teatro Metastasio Stabile della Toscana
in collaborazione con
Assessorato alla Cultura Comune di Prato

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Saggio di fine corso della scuola di formazione per giovani attori del Teatro Metastasio IL MESTIERE DEL TEATRO

20.09 / 2013 21.00

INGRESSO GRATUITO

DURATA
50 minuti + intervallo + 45 minuti