Afghanistan. Il paese, l'occidente, i talebani con Giuliano Battiston

«Il vecchio regime aveva il sostegno dell’America, ma non quello della gente. Per questo era debole. La nostra resistenza è stata forte grazie al sostegno della popolazione: rappresentiamo 40 milioni di afghani». La versione dei Talebani, tornati al potere il 15 agosto 2021 dopo vent’anni di guerriglia, è nelle parole di Noor Ahmad Saeed. Barba lunga, profonde occhiaie e un abito bianco, è il responsabile del dipartimento per l’Informazione e la Cultura della provincia di Kandahar. "

Questo è l'emblematico incipit di un articolo di Giuliano Battiston uscito lo scorso luglio sull'Espresso, con lui, profondo conoscitore dell’Afghanistan,  cercheremo di  capire qual è la situazione umanitaria del Paese, come vivono le donne e i bambini e quanti di loro possono accedere all'istruzione e quali sono le responsabilità dell'Occidente.. 

 

Giuliano Battiston è giornalista e ricercatore freelance, direttore dell’associazione di giornalisti indipendenti Lettera22, collabora con quotidiani e riviste tra cui “l’Espresso”, “il manifesto”, “Gli asini”, “il Venerdì”. Docente alla Scuola di giornalismo della Fondazione Lelio Basso di Roma, dal 2010 cura il programma del Salone dell’editoria sociale. Con Giulio Marcon ha curato La sinistra che verrà. Le parole chiave per cambiare (minimum fax, 2018). Per le edizioni dell’asino Battiston ha pubblicato Arcipelago jihad. Lo Stato islamico e il ritorno di al-Qaeda (2016) e due libri-intervista: Zygmunt Bauman. Modernità e globalizzazione (2009) e Per un’altra globalizzazione (2010). Dal 2007 si dedica all’Afghanistan con viaggi, ricerche, saggi.

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