Teatro Metastasio - Contemporanea 2021

CONTEMPORANEA FESTIVAL 21 Edoardo Donatini direttore di Contemporanea Festival / Contemporanea Festival director Il futuro entra in noi molto prima che accada. Il 12 agosto del 1904 Rainer Maria Rilke scrisse una lettera a un giovane poeta in cui lo esortava ad accogliere il futuro, l’ignoto e l’imprevedibile come qualcosa che è già accaduto in noi trasformandoci, come si trasforma una casa in cui sia entrato un ospite sconosciuto. Ci si potrebbe facilmente persuadere che nulla sia accaduto, eppure noi ci siamo trasformati. “Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima di essere accaduto”. Partendo da questa suggestione, CONTEMPORANEA FESTIVAL 21 rivolge la sua attenzione al futuro e in particolare alla forza della fragilità che altro non è che la vita, il dipanarsi del nostro intimo destino che ci tiene in equilibrio senza lasciarci cadere. Perché in fondo il solo coraggio che ci è richiesto, nei momenti più difficili e inauditi della nostra vita, è quello di accettare la propria fragilità e umanità come se fosse l’esperienza più prodigiosa che si possa incontrare. Con questa consapevolezza forse comprenderemo che non esiste una costante felicità e che, al contrario del piacere consolatorio, la forza della fragilità mette in moto dei processi riflessivi e conferisce allo spirito la “chiarezza dialettica per eccellenza”, rendendo l’animo veggente e pronto a una prospettiva nuovissima sul futuro . CONTEMPORANEA FESTIVAL vuole misurarsi con il nostro tempo e abitare lo spazio della riflessione e del mutamento, mantenendosi in uno stato di fondazione permanente. Il moltiplicarsi delle impetuose trasformazioni dei contesti, la crisi dei modelli di riferimento, lo shock pandemico, richiedono parole e riflessioni aggiornate che connettano progettualità e pensiero. La pratica culturale del festival desidera più che mai stimolare occasioni come possibilità di trasformazione e rilancio, in continuità con i processi e con la sua storia; un momento di costruzione, inclusione, incontro, sviluppo creativo per delineare nuove traiettorie, costruire relazioni, progettualità, luoghi, strategie, per la ricerca di nuovi spazi di progetto. Siamo certi che ci troviamo di fronte a una nuova dialettica sulla libertà: la situazione attuale e le necessità di questo tempo ci portano a ripensare il collegamento tra l’artista e il pubblico, tra l’opera e l’esperienza dello spettatore, tra il processo della creazione e il senso di comunità, chiedendo alle parti di assumere un diverso posizionamento, un movimento dall’interno a favore di una dimensione che possa rendere ancora presente il potenziale di trasformazione della scena, della cultura, dell’arte. 2

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