Teatro Metastasio di Prato - Contemporanea 2020
SCENA CONTEMPORANEA MONICA DEMURU Abbiamo sperimentato in Primavera la caduta della voce. Nel rumore bianco, sommatorio, delle attività umane in cattività, in casa e fuori, c’era anche il disgusto per sentirsi parte di un mondo che andava scomparendo, franava quasi nello spazio profondo e scivolava in un silenzio delle corde vocali, un’inerzia di lutto o attesa. Riunire un gruppo di artisti per fare esperienza comune della propria voce vorrebbe essere riascoltare il puro desiderio del suono, che non necessariamente vuole dire qualcosa. Raccontare questo stato potrebbe essere un punto di partenza, ma per tutti sarà cercare un ritmo, una forma oscura o radiosa in cui la voce vibra per essere ascoltata, per essere Noi, e quindi, si fa composizione, azione sulla scena e fuori. FRANA. Voci in cantina C Modalità di partecipazione /Partecipation info: durata del laboratorio /workshop period 3 giorni dal 25 al 27 settembre /3 days from September 25 to 27 numero massimo di partecipanti /max number of participants 10 ( selezionati su curriculum) /10 (selected by cv) Il workshop è rivolto ad artisti di scena /The workshop is addressed to performers Quota di iscrizione a persona /Registration fee in occasione di Contemporanea Festival 2020, il Teatro Metastasio offre la possibilità di partecipare a questo laboratorio al costo agevolato di € 50,00 (a copertura delle spese assicurative, organizzative e tecniche) /for Contemporanea Festival 2020, Teatro Metastasio offers the opportunity to participate in this workshop at a reduced cost of € 50,00 (to cover insurance, organizational and technical expenses) La quota comprende un Pass per assistere a tutti gli spettacoli del Festival nei giorni di laboratorio /The fee includes a pass to attend the performances during the workshop days Le spese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti /Travel, board and accommodation costs are charged to the participants. We experienced the fall of voice in Spring. In the white, summing up noise of human activities in captivity, at home and outside, there was also the disgust to feel part of a world that was disappearing, almost collapsing into deep space and slipping into a silence of the vocal chords, an inertia of mourning or waiting. Bringing together a group of artists to experience their voice together would be to listen again to the pure desire for sound, which does not necessarily mean something. Telling this state could be a starting point, but for everyone it will be looking for a rhythm, a dark or radiant form in which the voice vibrates to be heard, to be Us, and then, you make composition, action on stage and outside. Seminario per artisti di scena a cura di Monica Demuru /Workshop for performers 57
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