Teatro Metastasio di Prato - Contemporanea 2020

biglietto / ticket 10,00 € (ridotto 7,00 € ) durata / time 90’ lingua / language italiano, inglese, serbo / Italian, English, Serbian SCENA CONTEMPORANEA INDUSTRIA INDIPENDENTE Abbiamo scelto lo spazio di un KLUB come luogo nato e destinato alle controculture, all’unione tra simili, in cui i corpi danzano e si muovono insieme, e dove è possibile assistere ad apparizioni. Un Klub solitamente è buio, si usano messaggi cifrati, ci sono regole proprie, a volte non ci sono regole. I corpi possono esprimersi in altre modalità, i comportamenti traballano, i pensieri sbarellano, cambiamo pelle. Lo abbiamo dedicato alla TAIGA per evocare l’immagine dell’intoccato, dell’inospitale, dell’indesiderato, come luogo antitetico al sogno tropicale immaginato e fantasticato. Quando abbiamo pensato a questo paesaggio in modo più intenso, questo è cominciato a bruciare. E non smette di bruciare. Cosa rinascerà da questo incendio? KLUB TAIGA. Dear Darkness C di /by Industria Indipendente con /with Annamaria Ajmone, Erika Z. Galli, Martina Ruggeri, Steve Pepe, Federica Santoro, Yva&The Toy George e con /and with Luca Brinchi in collaborazione con /in collaboration with Dario Carratta, Floating Beauty, Timo Performativo, TEIN clothing produzione /production Teatro di Roma – Teatro Nazionale con il sostegno di /with the support of Angelo Mai (Roma) e /and Santarcangelo Festival We chose the space of a KLUB as a place born and destined to countercultures, to the conjunction of similar beings, in which bodies dance and move along, and where it is possible to witness apparitions. It’s usually dark in a Klub, encrypted messages are in use - there are specific rules and sometimes there are none. Bodies can express themselves otherwise, behaviors get shaky, thoughts go on a binge, we shed our skin. Thus we chose to dedicate this space to the Taiga in order to evoke the image of the untouched, the inhospitable, the unwanted, a place in antithesis with the imagined and fantasized tropical dream. As soon as we envisioned this landscape more intensely, it caught fire. It was like a tragic sacrifice, an obscenity. 41