Teatro Metastasio - Stagione 2023-24

di Samuel Beckett copyright Editions de Minuit traduzione Carlo Fruttero regia, scene, luci e costumi Theodoros Terzopoulos con (in o.a.) Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano e Giulio Germano Cervi, Rocco Ancarola musiche originali Panayiotis Velianitis consulenza drammaturgica e assistenza alla regia Michalis Traitsis training attoriale - Metodo Terzopoulos Giulio Germano Cervi produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini in collaborazione con Attis Theatre Company La differenza fra vivere e sopravvivere Considerandolo “un testo liminale che, oggi più che in ogni altra epoca, come tutti i testi che hanno un nucleo ontologico, può generare nuove idee per lo sviluppo del teatro”, il regista greco Theodoros Terzopoulos (riconosciuto a livello internazionale fra i maestri del teatro del Novecento) si confronta con Aspettando Godot di Samuel Beckett, uno degli esempi più noti del “teatro dell’assurdo” che ruota attorno ad un dialogo sterile tra due personaggi sospesi in una situazione d’attesa. La messa in scena di Terzopoulos crea un vivo dialogo tra la contemporaneità e il dramma beckettiano, trattato come una lente per leggere e interpretare il presente, nelle sue profonde contraddizioni e le tragiche derive. Nella versione del regista greco, la vicenda è ambientata in un mondo in rovina, in un futuro molto prossimo in cui tutte le ferite attuali e passate appaiono acuite. In questo contesto, si apre l’interrogativo su quali siano le condizioni minime per pensare a una vita che valga la pena di essere vissuta. L’arte del teatro esiste e persiste proprio in virtu delle domande senza risposta theodoros terzopoulos aspettando godot

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