arturo cirillo ferdinando di Annibale Ruccello con Arturo Cirillo, Sabrina Scuccimarra, Anna Rita Vitolo, Riccardo Ciccarelli scene Dario Gessati costumi Gianluca Falaschi musiche Francesco De Melis regia Arturo Cirillo regista collaboratore Roberto Capasso produzione MARCHE TEATRO, Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini I mille volti del desiderio Dopo aver portato in scena Le cinque rose di Jennifer e L’ereditiera, il regista Arturo Cirillo torna ad indagare la scrittura di Annibale Ruccello con Ferdinando, un testo che racconta il desiderio per un inafferrabile adolescente nato da un inconsolabile bisogno d’amore nella mente di personaggi disperati, prigionieri della propria solitudine, esacerbati dall’abitudine. Il tramonto dell’epoca borbonica nella Napoli del 1870 è lo sfondo storico della vicenda che si svolge in un interno tra quattro personaggi: la baronessa Donna Clotilde, borbonica ammalatasi di disprezzo per l’Italia piccolo-borghese nata dalla recente unificazione, sua cugina zitella Gesualda, il gelido e corrotto prete peccatore Don Catellino e lo statuario nipote Ferdinando, sedicenne dalla bellezza efebica che torna a casa gettando scompiglio sugli ambigui rapporti di opportunismo, seduzioni, passioni sopite, rancori e solitudini che vi si annidano. “Mi pare che con Ferdinando, ancora una volta e ancora di più, Ruccello faccia fuori i generi, sessuali e spettacolari, per mettere in scena l’ambiguo e il sortilegio” afferma Cirillo. Uno spettacolo barocco e visionario, attraversato peró da una sensibilitá e ambiguitá tutta contemporanea
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